E’ incredibile come possa sbocciare una tale bellezza in mezzo al deserto.

Già lo stretto canyon di accesso, dove le pareti stratificate assumono tutte le sfumature del rosso e dell’ocra, fanno pregustare al visitatore estasiato ciò che l’aspetta, fino a che lo sguardo si apre sull’apparizione della facciata del tempio interamente scavato nell’arenaria rossa.

La visita prosegue tra le rocce variopinte, i resti dell’anfiteatro, i sepolcri intagliati nella roccia ed il complesso sistema di irrigazione che riusciva a rendere verde ed ospitale questo centro abitato che fu capitale dei Nabatei e crocevia di commerci fino all’VIII secolo.

E le mente si perde immaginando gli orti ed i giardini che fiorivano in mezzo a questa bellezza multicolore, in un clima idilliaco da paradiso terrestre.

Non a caso questo monumento unico, che sorge a circa 250 km a sud della capitale Amman, è stato dichiarato nel 1985 Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, nel 1993 parco nazionale archeologico ed, infine, nel 2007 Petra è stata dichiarata una delle cosiddette sette meraviglie del mondo.

le immagini sono digitalizzazioni di stampe realizzate nel 1994 nel corso di un viaggio in Giordania