Donna Nook la nursery delle foche - Lincolnshire Inghilterra dicembre 2014

Il sole che sorge illumina la landa paludosa che ci separa dal Mare del Nord. Ad ogni passo sentiamo il rumore del sottile strato di ghiaccio che si rompe sotto il nostro peso. Ad un tratto il nostro cammino è sbarrato da un canale che la bassa marea non ha ancora prosciugato, ma siamo fortunati perchè dall'altra sponda vediamo una decina di foche: femmine con i cuccioli ed un paio di grossi maschi che restano più isolati. Strisciamo sul terreno acquitrinoso per non spaventare gli animali e ci appostiamo. Ci accorgiamo, invece, che gli animali non hanno paura di noi, anzi, spesso si avvicinano incuriositi, soprattutto i più giovani; l'acqua che ci divide li tranquillizza. Scattiamo foto a raffica per un paio d'ore.

Il panorama lascia senza fiato. Siamo soli in mezzo alla natura. Il cielo è incredibilmente limpido e azzurro, solo il vento tagliente ci ricorda che siamo a 170 miglia a nord di Londra. Lo spettacolo delle foche che giocano spensierate e gli stormi di oche che volano sopra le nostre teste ci ripagano ampiamente per la fatica fatta. In questi momenti comprendo il significato antico del concetto di "Madre Terra", quando ci si sente parte di qualcosa di più grande e complesso, in armonia. Capisci che qualsiasi cosa succeda a quelle foche e a quella spiaggia in fondo riguarda anche noi, perchè siamo fatti tutti della stessa materia e siamo legati da un complesso sistema di fili invisibili che, nonostante tutti i danni compiuti dalla razza umana, incredibilmente ancora non si è spezzato. E ti rallegri perchè esistono luoghi così, dove il tempo sembra che si sia fermato. Intorno a noi non c'è nulla di artificiale, a parte le nostre fotocamere!                (segue dopo la gallery)

Nel pomeriggio visitiamo la parte più turistica, dove i piccoli raggiungono le staccionate che delimitano il percorso pedonale. In questa zona, leggermente rialzata, dove la marea non arriva, i cuccioli si godono i loro primi giorni di vita, protetti dalle madri che tengono lontani i maschi, che ancora cercano di accoppiarsi, con lotte a volte anche cruente. Qui gli animali si possono avvicinare con molta facilità perchè, evidentemente, protetti dal parapetto si sono abituati alla presenza umana.

Mattinata successiva ancora con sveglia all'alba. Andiamo più a sud, dove la marea, quando si ritira, lascia chilometri di spiaggia piatta e deserta. Dopo un'ora di cammino vediamo un bel gruppo di foche in riva al mare. Ci avviciniamo piano e, come il giorno prima, le foche, anche se ci controllano, non sembrano infastidite dalla nostra presenza che cerchiamo di mantenere più discerta possibile. Il panorama di sabbia, cielo e mare a perdita d'occhio è fantastico. Possiamo ammirare i giochi dei cuccioli e le lotte degli adulti. Il vento è incessante e solleva lo strato di sabbia superficiale più asciutta formando disegni astratti in movimento sulla spiaggia. All'improvviso un acquazzone ci investe in un turbine di sabbia e acqua. Quando le nuvole si allontanano, veloci come sono arrivate, ci lasciano in dono un favoloso arcobaleno, anzi due, per concludere questa avventura nel miglior modo possibile.