Parco Naturale Regionale dell'Antola

Il territorio del parco è dominato dal monte Antola 1597 mslm, la montagna dei genovesi, dalle cui pendici nascono il Trebbia e lo Scrivia. La vista dalla cima spazia dal mare alle Alpi. Nelle giornate limpide sono visibili, oltre alla catena dell'Antola e i monti delle valli Scrivia, Trebbia e Borbera, le vette del monte Penna e delle Alpi Apuane (ad est), l'arcipelago toscano e la Corsica (a sud), l'arco alpino con l'Argentera, il Monviso ed il monte Rosa (ad ovest) ed il bacino del Brugneto (a sud-est).

Poco sotto la cima ci si può riposare e rifocillare nell'accogliente rifugio Parco Antola, gestito dal CAI ed affidato ad una giovane coppia, che affianca alle caratteristiche del tipico rifugio montano caratteristiche tecnologiche d'avanguardia per ridurre gli impatti sull'ambiente. 

Il rifugio, oltre ad essere un crocevia dei sentieri che attraversano il parco, rappresenta anche un importante punto tappa della Rete Sentieristica Europea: in particolare l'E7, che da Lisbona arriva fino in Ucraina, collegato anche all'Alta Via dei Monti Liguri. 

Per raggiungere la vetta ed il rifugio io sono partito da Casa del Romano, a quota 1406 mslm, nel comune di Fascia. Si raggiunge subito l'osservatorio astronomico da dove parte il sentiero che, in circa due ore e mezza raggiunge la cima, senza particolari dislivelli ed con una pendenza abbastanza uniforme. Non è raro osservare i daini che pascolano nei prati che costeggiano il sentiero, soprattutto nelle prime ore del mattino e prima del tramonto.