Valnontey: la valle dei camosci nel Parco Nazionale del Gran Paradiso

Il cielo è coperto ma non nevica. La temperatura è decisamente sotto lo zero, l'acqua della bottiglietta si è congelata nello zaino. La valle è ancora deserta: solo il rumore dei nostri passi sulla neve ghiacciata ed il canto delle cince a farci compagnia.

La Valnontey parte da Cogne e, superata l'omonima frazione, si incunea dolcemente nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso. Il cammino non presenta particolari difficoltà, almeno nella parte iniziale, costeggiando il torrente che scende dalle vette (è sufficiente fare attenzione per non scivolare, meglio dotarsi di ramponi per il ghiaccio, almeno in questa stagione). Durante il cammino si possono ammirare numerose cascate di ghiaccio che si sono formate sulle ripide pareti della valle.

I camosci si incontrano abbastanza facilmente e qualcuno si lascia anche avvicinare: probabilmente i soggetti più anziani alla ricerca di cibo comodo.

Durante il ritorno inizia a nevicare rendendo l'atmosfera ancora più suggestiva.

Nel pomeriggio la nevicata si intensifica per cui rinuncio alla tappa prevista a Ceresole Reale, nell'altro versante del Parco: sarà per un'altra volta!

 

Informazioni pratiche:

il parcheggio a Valnontey costa 3 euro per 24 ore e possono sostare anche i camper ma è necessario munirsi di spiccioli perché non si può pagare con la carta di credito ed il parcometro non da' resto. Per il pranzo ho usufruito dell'Hotel Restaurant La Barme, proprio di fronte al parcheggio, con ristorante tipico che offre un buon rapporto qualità/prezzo. Come dice mia figlia non si può lasciare la Val d'Aosta senza aver assaggiato la "polenta concia" e la "zuppa valpellinense" (e non siamo rimasti delusi!).