Ma davvero le pale eoliche deturpano il paesaggio?

Uno degli argomenti dei detrattori dell’energia eolica è la preservazione della bellezza e dell’integrità paesaggistica.

A me non sembra che qualche pala eolica rovini la magia di un tramonto tra le montagne. E’ questione di parametri.

E' probabile che anche i pisani, quando hanno visto per la prima volta la torre, per di più storta, abbiano pensato: “che obbrobrio, deturpa tutta la piana, e con il rischio che caschi da un momento all’altro!”

Non si può negare che le pale eoliche interrompano la linearità del paesaggio, ma allo stesso tempo lo movimentano con il loro lento e continuo volteggio tranquillo e costante: come un balletto.

Certamente esistono anche delle contro-indicazioni da valutare e tenere presente in fase di progettazione.

Ad esempio possono essere un pericolo per l’avifauna.

Recenti studi hanno però dimostrato che l’impatto è minore di quello valutato in passato, soprattutto se si osservano alcune precauzioni: l’installazione lontano da rotte migratorie, un’altezza adeguata in rapporto alla lunghezza delle pale e la colorazione idonea delle parti in movimento.

Di contro i benefici sono enormi.

Al momento, in attesa dei progressi dell’energia fotovoltaica, l’eolico ha un ottimo rapporto costi-benefici, sia in termini economici che ambientali.

Tra l’altro necessità di minori quantità di metalli rari (intorno all’1% della produzione mondiale) la cui produzione provoca gravissimi problemi nelle zone di estrazione, di solito ubicate in paesi in via di sviluppo con situazioni socio-politiche molto difficili.

Quindi invito tutti a guardare il volteggio delle crescenti pale eoliche con occhio diverso e mente più aperta perché costituiscono un tassello importante per migliorare la situazione del nostro pianeta e, di conseguenza, la vita di tutti noi e soprattutto delle fasce più deboli della popolazione che sono sempre le più colpite da emergenze di ogni tipo.

Immagini della salita verso il Monte Gottero (SP).

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